In tutto il mondo, sono sempre più numerosi gli esperti a sostenere che l’esercizio fisico andrebbe prescritto come una medicina, sullo stesso ricettario. Un’attività fisica regolare, infatti, può essere altrettanto efficace di un farmaco per il cancro e le malattie cardiovascolari, ma non sempre viene preso sul serio dai pazienti, sebbene possa allungare la vita anche di quattro anni.
Praticare esercizio fisico da 2,5 a 5 ore a settimana a intensità moderata riduce il rischio di incorrere in 7 forme di tumore. Lo sostiene anche lo studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology (la rivista dell’American Society of Clinical Oncology), che ha comparato nove ricerche per un totale complessivo di oltre 750 mila individui coinvolti, ha dimostrato che praticare esercizio fisico nelle modalità minime generalmente raccomandate (da 2,5 a 5 ore a settimana di attività a intensità moderata) beneficia di una riduzione significativa del rischio di 7 forme di cancro: il tumore al seno, il tumore del colon-retto negli uomini, il tumore dell’endometrio, del rene, il mieloma, il carcinoma del fegato e il linfoma non-Hodgkin nelle donne.
Lo sport agisce sui sistemi metabolici dell’organismo, oggi ci sono studi epidemiologici e dimostrazioni scientifiche del fatto che la pratica sportiva fa bene alla salute. L’AIRC conferma: che, almeno per alcuni tipi di tumore, mostrano un forte legame tra il cancro e la mancanza di esercizio fisico. La speranza è che, col tempo, accada quel che è già è accaduto col cibo: siamo diventati tutti più consapevoli di ciò che mettiamo in tavola.
Quale sport prediligere per raggiungere questo risultato? Secondo gli esperti occorre un livello di sforzo medio, ovvero un’attività che comporta un aumento della frequenza cardiaca, un aumento della sudorazione e della respirazione, ma non è tale da impedire di parlare in una conversazione. Esempi tipici sono una camminata a passo svelto, una pedalata a 15 km/h, l’aerobica in acqua, un giro sulla pista da ballo.
Lo sport si rivela un ottimo alleato anche in caso di malattia e per evitare le recidive: la terapia sportiva sta assumendo un ruolo sempre più importante anche nella riabilitazione oncologica. Fare sport infatti è molto utile per evitare le recidive della malattia ed in particolare quelle per tumore al seno, al colon-retto e alla prostata.
Non solo, lo sport è particolarmente utile attenuazione degli effetti collaterali delle terapie alla gestione della paura che quasi sempre accompagna una persona che ha vissuto o che è ancora alle prese con un cancro. In questi casi, secondo le linee guida pubblicate dalla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise, occorre un allenamento aerobico e di resistenza della durata di 30 minuti, tre volte a settimana.
FONTI:
https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/prevenzione-per-tutti/attivita-fisica
Sport e tumore: l’attività fisica moderata è un “farmaco anti cancro”