Il 22 aprile 2024 ricorre la Giornata Mondiale della Terra. Sono tante le iniziative volte a sensibilizzare la popolazione sulla tutela e protezione del nostro pianeta, perché come ha detto l’ex segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon <<Non abbiamo un pianeta B>>. Lo sviluppo dell’Agenda 2030 vede 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dei popoli e del pianeta, che tutti gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.
Tutti nel proprio piccolo e nella quotidianità possono scegliere una vita più green che sia meno impattante sull’ambiente, a cominciare da chi pratica attività sportiva a qualsiasi livello, perché sport e sostenibilità possono e devono andare a braccetto. Nell’Agenda 2030 lo sport è tra i protagonisti principali, decisivo per accelerare il cambio di passo verso l’introduzione di attività eco-friendly e impianti carbon free per contribuire a rallentare il cambiamento climatico globale.
L’Italia è in prima fila sul tema sport e sostenibilità. Il Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) ha già siglato un accordo con il Governo e attivato una serie di iniziative che vedono collaborare associazioni e imprese impegnate nella sostenibilità ambientale con il mondo dello sport sugli obiettivi dell’Agenda 2030.
Ma quali sono gli sport amici dell’ambiente? In testa alla classifica green troviamo la camminata, il nordic walking e la corsa outdoor, la bicicletta, la mountain bike e la e-bike. Sport green per eccellenza è il golf affiancato dagli sport acquatici come nuoto, surf, windsurf, canoa. In montagna invece vince lo sci di fondo. Infine calcio, calcio a 5, tennis e padel sono considerati sport sostenibili se praticati all’aperto e con illuminazione a LED.
A proposito di impianti sportivi: la sostenibilità comincia proprio da qui. Una struttura sportiva ad hoc e attenta all’ambiente deve puntare sulle energie rinnovabili e l’illuminazione a LED, sulla realizzazione di strutture in legno e sul’utilizzo di materiali riciclati. Qualche esempio? Palline da tennis sostenibili così come le tavole da surf costruite con bottiglie di plastica riciclate, campi da pallacanestro realizzati con pneumatici usati mentre per la pallavolo le reti fatte con quelle da pesca abbandonate.
Ristrutturare gli impianti sportivi consente di renderli più sostenibili, rispettosi dell’ambiente, alleati nella lotta all’inquinamento globale e alla produzione di emissioni di co2 nell’atmosfera.
L’impianto sportivo universitario di via Panetti gestito dal Centro Universitario Sportivo torinese propone da sempre gli sport più green e sostenibili come golf, calcio a 5, calcio a 7, atletica leggera, attività adattata, tennis, beach volley, basket, sala pesi/fitness, sala danza e benessere. Il 27 marzo la struttura di via Panetti si è presentata alla città di Torino nella sua nuova veste dopo una ristrutturazione importante che l’ha resa ancora più sostenibile e che ha interessato i campi di calcio a 5 e calcio a 7, il tennis, l’ampliamento della terrazza e la pista di atletica; sono state costruite due nuove sale destinate alle attività di pesi/fitness, danza e benessere e quattro nuovi spogliatoi. È stato inoltre costruito un cappotto termico della palestra polifunzionale e di tutta la parte in muratura adibita a spogliatoi ed uffici. A dimostrazione del fatto che il benessere della persona e dell’ambiente passa anche per lo sport sostenibile.
FOTO Maurizio Bosio