“È violenza contro le donne ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”. Così recita l’art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.
Il 25 novembre si celebra nel mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che in questa data invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più devastanti violazioni dei diritti umani.
Tra i paesi che hanno comportamenti virtuosi nei confronti delle donne, l’Italia si trova al 79esimo posto come si evince dal Global Gender Gap del World Economic Forum. Nel nostro Paese il delitto d’onore, insieme con il matrimonio riparatore, sono stati aboliti nel 1981. La violenza sessuale è divenuta reato contro la persona nel 1996. Ma il dato più eclatante e rivelatore del nostro “mal” costume è uno solo: in Italia ogni due giorni una donna viene uccisa dal proprio partner attuale o ex.
La violenza di genere, che troppo spesso sfocia nel femminicidio, riguarda tutte le classi sociali, culturali ed economiche. Qui sì che non esiste disparità, anche se le società patriarcali, dove le donne hanno un ruolo minoritario rispetto agli uomini, manifestano più casi legati a violenza domestica. Già perché i maltrattamenti nascono soprattutto in contesti familiari: sono infatti i mariti a essere indicati dalle donne come autori delle violenze, seguiti dai conviventi e, successivamente, gli ex-conviventi.
La violenza contro le donne ha effetti negativi a breve termine e a lungo termine sulla salute della vittima, andando a influire sul benessere fisico, mentale e sessuale. Le vittime non sono soltanto le donne, ma anche i bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari e che possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento.
La parità tra donne e uomini e la non discriminazione sono valori e diritti fondamentali dell’Unione Europea sanciti rispettivamente dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea e dagli articoli 21 e 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. La violenza contro le donne e la violenza domestica minacciano questi stessi principi e minano il diritto di donne, ragazze e bambine all’uguaglianza in ogni ambito di vita.
Just The Woman I Am, la corsa-camminata di 5 chilometri non competitiva che dal 2014 raccoglie i fondi per la ricerca universitaria sul cancro, promuove la prevenzione, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere, sostiene da sempre laGiornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non a caso anche le iscrizioni dell’undicesima edizione dell’evento, che avrà luogo a Torino dal 1 al 3 marzo 2024, apriranno il 25 novembre 2023.
Just The Woman I Am è a fianco delle donne contro la disparità e la violenza di genere.
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